Riferirsi alla contraffazione vuol dire occuparsi di quanto viene falsificato e trasformato rispetto alla sua originalità. Che cosa è che sostiene la produzione di tante merci ed oggetti contraffatti?
Certamente gli interessi economici giocano un ruolo chiave, sia per i produttori che vendono la merce che per i consumatori; bisogna però distinguere diverse situazioni: quando l’acquirente è consapevole che la merce è falsa e quando non lo è.
Mentre in quest’ultimo caso ci sono tutti gli estremi di una truffa anche a danno del consumatore, nel primo caso vediamo che c’è una complicità ritenendo di ottenere un oggetto equivalente a quello originale ma a minor prezzo, senza preoccupazione per la qualità. Questo tipo di falsi ha trovato un folto mercato specialmente per gli oggetti di “firma”. Perché? La pubblicità e le strategie di vendita hanno fatto leva sulla stimolazione dei desideri, specialmente proponendo modelli riguardo al modo di essere e modalità di vita desiderabili e collegando ciò anche a valutazioni del valore personale. In breve: se non sono in grado di fare od avere alcune cose vuol dire che valgo di meno e che vengo escluso da alcuni gruppi sociali.
Questo aspetto ci rimanda direttamente ad interrogarci sui valori che vengono proposti dalla cultura sociale e quindi trasmessi tramite le famiglie e la scuola e tutti coloro che si occupano degli aspetti educativi dei giovani.
Già Eric Fromm, e non solo lui, poneva il quesito “avere o essere?”.
Certo è più facile “avere” che “essere”, specialmente se si vuole essere autentici rispetto a scelte personali e non essere comprando modelli che ci vengono proposti o imposti: una vera e propria contraffazione della persona!
Essere vuol dire affrontare il processo del “diventare” tramite l’esperienza, il giudizio e la libertà di scelta.
Quale spazio vogliamo dare all’apparenza? Quanto ci costa una coerenza interiore? Come ci sentiamo nel rapporto con gli altri?
Il tema della propria autenticità è particolarmente sentito dalle persone giovani ed in formazione che sono molto sensibili ai riferimenti ed hanno bisogno di modelli ai quali ispirarsi per elaborare le proprie convinzioni, fondamento al proprio divenire.
Stabilire l’autenticità di un modo di essere non è certo facile, neanche con se stessi, spesso si portano maschere senza neanche esserne consapevoli.
Nella comunicazione con noi stessi e, di conseguenza, anche con gli altri ci può essere molta ambiguità; la premessa ad una scelta di autenticità è il processo di autodeterminazione cioè la libertà che abbiamo di poter scegliere e costruire come vogliamo essere:
0808vivere per la giustizia, il bene e la verità?!