Secondo il pensiero filosofico di San Tommaso d’Aquino, considerato il più significativo dell’età medievale, verso la metà del XIII secolo, la questione del rapporto tra fede e ragione è veramente centrale per l’essere umano. La sua produzione ci porta alla sua ultima opera “La Somma Teologica” dove adottò un metodo scientifico estendendo così alla teologia il procedimento deduttivo proprio delle scienze razionali.
Egli ha assunto come dati di partenza per le sue riflessioni, non delle verità empiriche, bensì dei contenuti della fede. La ragione quindi può aiutare ad approfondire la fede nel divino. Grazie al suo metodo di lavoro, razionale ed aperto a contributi di ogni tipo, oggi il pensiero di San Tommaso d’Aquino trova grande consenso anche in ambienti non cattolici e non cristiani. La sua indagine va dalla Bibbia agli autori pagani, dagli ebrei ai mussulmani, tenendo sempre il focus sulla rivelazione cristiana ma senza pregiudizi; egli ritiene che: «sebbene la verità della fede cristiana superi la capacità della ragione, tuttavia i princìpi naturali della ragione non possono essere in contrasto con codesta verità.»
Se c’è un pluralismo intrinseco in campo teologico, come salvaguardare allora l’unità della Chiesa? La tradizione filosofica greca è quella che ha influenzato il cristianesimo. Dagli studi antropologici di filosofia comparata si evince che anche la categoria della ragione andrebbe ridimensionata: il rapporto fra libertà e verità, il riconoscimento innegabile della libertà delle proprie scelte nella vita, tutto ciò ha implicazioni importanti per noi, specialmente nelle nostre società pluralistiche.
L’etica globale è un aspetto: il benessere globale condizionato dallo sviluppo sostenibile è la finalità della nuova etica globale, costituisce la meta chiamata qualità di vita, che è: “la percezione dell’individuo della sua posizione nella vita, nel contesto della cultura e del sistema di valori nel quale si trova, in rapporto con le sue mete, aspettative, standard ed interessi”.
Si tratta di un concetto per la salute fisica della persona, il suo stato psicologico, le sue credenze personali, le sue relazioni sociali e la sua relazione con i dati del suo contesto di vita. La Qualità di vita implica 6 aspetti: salute fisica, salute psicologica, livello di dipendenza, relazioni sociali, contesto (economia, libertà, sicurezza, informazione, partecipazione, ambiente, traffico, clima, trasporto…), spiritualità (religione e credenze personali).
Quello che è basilare è l’autonomia e la autodeterminazione individuale. Si prescinde dagli obblighi e condizionamenti sociali. Il Diritto e la morale comunicano e sono autonomi. Le questioni su fine ed inizio vita, sugli assetti familiari sono problemi di oggi, così come la possibilità di convivenza di culture diversissime in una stessa organizzazione sociale che possa permettere il rispetto delle diversità.